La colonizzazione e il rapporto con gli USA

Le Filippine erano già state abitate nella preistoria. Magellano vi approdò nel XVI secolo. Rimasero sotto il dominio spagnolo fino al 1898 quando vennero cedute agli USA, nel 1946 ottennero l'indipendenza ma l'influenza americana non cessò mai completamente: gli Stati Uniti tennero in concessione basi militari per 99 anni e favorirono la scalata al portere di Marcos che instaurò una dittatura. Nel 1986 Marcos fu scacciato da un'insurrezione popolare, e si ritornò ad avere una democrazia.

Un territorio insulare

L'arcipelago delle Filippine è composto da oltre 7000 isole, le principali sono LuzonMindanao. Data la limitata estensione delle isole non ci sono grandi fiumi. Le uniche pianure di rilievo si trovano nelle isole di Luzon e Mindanao. Il clima è equatoriale e gran parte del territorio è coperto da fitte foreste. Le Filippine sono spesso colpite da tifoni (perturbazione tipica delle zone tropicali, con venti violenti e piogge torrenziali) che si abbattono sulle coste distruggendo case e campi.

Una grande varietà linguistica

La popolazione attuale ha in gran parte origini malese, questo spiega la grande varietà delle lingue: nelle Filippine se ne parlano circa 90. La lingua ufficiale è il tagalog, molto diffuso è anche l'inglese. Il lungo dominio spagnolo determinò l'affermazione della religione cattolica, ma soprattutto nel sud c'è una minoranza musulmana. le principali città si trovano sul mare, la capitale è Manila (1.581.082 abitanti), nella sua architettura conserva segni della dominazione spagnola ed è un porto di rilievo.

Un'economia in crescita

L'economia delle Filippine è in crescita anche se esistono dei problemi tra cui:

La produzione agricola è destinata sia al consumo interno che al mercato esterno.

Le foreste forniscono legname pregiato e il sottosuolo è ricco di minerali.

Sono presenti industrie alimentari, siderurgiche, petrolchimiche, tessili ed elettrochimiche.