Nascita di Giovanni Boccaccio
Giovanni Boccaccio nasce a Certaldo o a FI, figlio illegittimo di un mercante fiorentino. Trascorre l'infanzia a FI, dove entra in contatto con la cultura cittadina, prima di essere inviato a NA per completare gli studi giuridici e mercantili.
Trasferimento a NA e formazione culturale
Giovanni Boccaccio si trasferisce a NA, dove entra in contatto con la raffinata corte angioina (Roberto d'Angiò aveva ospitato anche Petrarca). In questo periodo si dedica alla letteratura e agli studi umanistici. Si dice possa aver incontrato Cino da Pistoia, poeta stilnovista e giurista.
Ritorno a Firenze
Rientrato a FI, Boccaccio inizia a dedicarsi all'attività diplomatica e letteraria. La sua formazione intellettuale si arricchisce ulteriormente grazie alla crescente influenza di Petrarca, con cui svilupperà un legame di profonda amicizia.
La peste nera e l'ispirazione per il Decameron
La peste nera colpisce FI e Boccaccio trae ispirazione dalla tragedia per scrivere il Decameron. L'opera è composta da cento novelle raccontate da dieci giovani che si rifugiano in campagna per sfuggire alla pestilenza.
Completamento del Decameron
Il Decameron è completato: il suo stile elegante e la varietà dei temi trattati fanno dell'opera un modello di prosa narrativa.
Morte
Giovanni Boccaccio muore a Certaldo. La sua influenza sulla letteratura europea è stata e continua a essere significativa e il suo Decameron è apprezzato come uno dei più grandi capolavori della letteratura.
Il Decameron all'indice
Il Decameron viene inserito nell'Index Librorum Prohibitorum dal papa Paolo IV, che lo considera immorale a causa dei suoi temi audaci e della critica sociale. Nonostante ciò, l'opera continua a essere letta e studiata per la sua importanza letteraria.