Lessico
Un simpatico riassuntino di ciò che occorre sapere sulle parole (forma e significato)
La forma delle parole
Le parole sono composte da:
- una parte invariabile, detta radice, che indica il significato,
- una parte variabile, detta desinenza, che fornisce ulteriori informazioni.
Prima della radice può esserci un prefisso.
Tra la radice e la desinenza può esserci un suffisso.
La parte formata dalla radice e dal prefisso e/o suffisso è chiamata tema.
de-color-iamo
prefisso-radice-desinenza
Le parole composte da radice e desinenza si definiscono primitive. Le parole che contengono, oltre a questi elementi, anche prefissi e suffissi, si definiscono derivate:
- cas-a → primitiva
- cas-eggiat-o → derivata
Le parole contenenti un suffisso "alterativo" che attribuisce loro sfumature particolari si definiscono alterate. Gli alterati possono essere:
- diminutivi (cas-ina);
- vezzeggiativi (cas-etta, cas-uccia);
- peggiorativi o dispregiativi (cas-accia);
- accrescitivi (cas-ona).
Le parole formate dall'unione di due o più vocaboli si definiscono composte e assumono un significato autonomo rispetto a quello dei vocaboli che le costituiscono. Le combinazioni possibili sono:
- nome + nome (pescecane);
- nome + aggettivo (cassaforte);
- aggettivo + nome (gentiluomo);
- aggettivo + aggettivo (pianoforte);
- verbo + verbo (giravolta);
- verbo + nome (lavastoviglie);
- verbo + avverbio (buttafuori);
- avverbio + verbo (benestare);
- avverbio + aggettivo (sempreverde);
- preposizione + nome (oltretomba);
- avverbio + avverbio (malvolentieri)
Si definiscono composti neoclassici quelli formati con prefissoidi e/o suffissoidi di origine greca e latina, come antropofago, calorifero, ortografia, biblioteca.
Il significato delle parole
L'insieme delle parole di un sistema linguistico si chiama lessico.
Denotazione e connotazione
Una parola può essere usata con significato:
- letterale o denotativo (ad esempio "ha subito un'operazione al cuore", "il leone ha ucciso una gazzella")
- figurato o connotativo (ad esempio "è un uomo di gran cuore", "ha avuto un coraggio da leone").
Polisemia
La polisemia (dal greco polysemos, "dai molti significati") è la proprietà che una parola ha di esprimere più significati. Ad esempio: "mettete il libro sul banco", "Un banco di nebbia impedisce la visibilità".
Sinonimia e antonimia
Due parole che hanno lo stesso significato si dicono sinonimi, ad esempio "Ho iniziato un libro appassionante" e "Ho cominciato a leggerlo ieri sera".
Due parole che hanno significato opposto si dicono antonimi o contrari, ad esempio "La mia gatta ha il pelo chiaro, invece il maschio ce l'ha scuro".
Iperonimia e iponimia
Il rapporto di inclusione è tra parole che hanno un significato più ampio (iperonimi) e parole dotate di un significato più ristretto (iponimi), ad esempio "Amo tutta la verdura, soprattutto gli spinaci".
Famiglia e campo semantico
L'insieme di parole che hanno stessa radice e significato affine si dice famiglia di parole, ad esempio "libro, libreria, libraio".
L'insieme di parole che si riferiscono a una stessa area di significato o a un argomento comune si definisce campo semantico, ad esempio "libro, biblioteca,autore, pagina, indice, capitolo".
Omonimi, omografi, omofoni
Le parole che si scrivono e si pronunciano allo stesso modo, ma hanno significati diversi si dicono omonimi.
Possono essere:
- totali, quando si pronunciano e si scrivono allo stesso modo;
- omografi, quando si scrivono allo stesso modo, ma si pronunciano in modo diverso;
- omofoni, quando si scrivono in modo diverso, ma si pronunciano allo stesso modo.